Questa nuova traduzione dell’I Ching si distacca da tutte le precedenti traduzioni italiane del classico cinese sotto due aspetti:
- è la prima traduzione italiana direttamente dall’originale cinese;
- è stata condotta secondo criteri filologici innovativi, atti a permettere al lettore un diretto contatto con la molteplicità di significati e di sfumature del testo cinese.
La polivalenza di significato dell’ideogramma cinese, la possibilità di leggere ciascun termine come verbo, sostantivo o aggettivo, l’assenza di declinazione e di coniugazione danno ai testi classici cinesi una fluidità di senso sconosciuta nelle lingue occidentali. Questa apertura di senso è particolarmente importante nei testi oracolari dell’I Ching, che non hanno un contenuto fattuale, bensì consistono essenzialmente di immagini, affini alle immagini del sogno. Secondo la tradizione oracolare cinese, questi testi prendono vita rispondendo a una domanda: essi acquistano un senso univoco soltanto in rapporto alla situazione esistenziale concreta dell’interrogante. Restituire al classico cinese questa apertura oracolare, spogliandolo di ogni interpretazione filosofica a priori, è la principale intenzione di questa traduzione. Frutto di oltre cinquant’anni di studi del testo cinese da parte di Rudolf Ritsema, essa incorpora alcuni criteri particolari.
Caratteristiche principali del libro
In questa traduzione dell’I Ching:
- Ogni ideogramma cinese viene sempre rigorosamente tradotto con la stessa parola italiana. Questa parola viene così a costituire una sorta di codice che individua l’ideogramma. Questo ha reso possibile per la prima volta la compilazione di concordanze dei testi oracolari in una lingua occidentale.
- La parola prescelta per tradurre un ideogramma rappresenta una sorta di nucleo della gamma di significati dell’ideogramma. Ma altri significati possono essere importanti in una particolare consultazione. L’intera gamma di significati dell’ideogramma nella letteratura cinese viene elencata in calce al testo oracolare in cui esso compare, nel blocco denominato Significati Associati.
- Nessuna parola è stata tolta o aggiunta. A questa regola fanno eccezione alcune congiunzioni e preposizioni, introdotte per facilitare la lettura, che sono contrassegnate dal carattere sottile, mentre le parole nucleo, corrispondenti agli ideogrammi cinesi, sono in carattere grassetto.
- Il linguaggio dell’oracolo ha particolari risonanze in un sistema di pensiero ciclico, che costituisce un quadro di riferimento di tutta la scienza e la cultura cinese. Questo sistema è raffigurato nella tavola della Mappa universale dei cicli, in calce al volume, ed è spiegato nell’Introduzione.
In questo modo vengono forniti al lettore tutti gli strumenti per penetrare in profondità nelle immagini oracolari e per metterle in rapporto con la propria domanda e la propria situazione personale. Si tratta dunque di una traduzione aperta, che rispetta rigorosamente lo spirito della tradizione oracolare cinese. Il lettore viene a trovarsi nella posizione più vicina possibile a quella del consultante cinese dell’oracolo, e, guidato dagli strumenti filologici che gli vengono forniti, è lui stesso o lei stessa il traduttore in senso ultimo dei testi oracolari.
Edito da Apogeo – Collana URRA